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TEMPO e SPAZIO SCUOLA nell’ ESTATE

Avere un tempo e uno spazio scuola anche in un periodo che tradizionalmente è di chiusura, in questa fase che è completamente nuova e da reinventare, può servire e non è poco! Può servire a non far perdere quel FILO di COLLEGAMENTO con gli insegnanti, quel FILO che, in momenti di difficoltà esistenziale, serve a non perdere le redini della propria vita. Diventa una occasione unica e insostituibile per non smettere di credere ancora in qualcosa. Ritrovarsi in spazi e ambienti magari più informali aiuterà a riconoscersi. Quindi anche se, sul piano delle competenze scolastiche, in senso lato, forse servirà il giusto, sul piano della SOCIALITÀ e della COMUNICAZIONE può fare la differenza per il PRESENTE e per il FUTURO!
Se è vero che i ragazzi hanno necessità di stare insieme, se è vero che i ragazzi ancora nella fase evolutiva della vita hanno bisogno di guide e di MAESTRI, tutto questo serve!
C’è un’ altra cosa di importanza vitale e che potrebbe servire a ridisegnare una scuola del futuro migliore è più aperta: riscoprire la vita all’ ARIA APERTA. La scuola è da tempo che ha smesso di vivere all’ ARIA APERTA, assai prima della pandemia.
Pensiamo e immaginiamo…da quanto non si vedono scolaresche in giro, non si sentono le urla e gli schiamazzi, la vitalità delle risate dei giovani e dei bambini?
È vitale riprendersi gli SPAZI all’ esterno che si sono abbandonati.
È importante capire che si può imparare anche in un campo sportivo, in una piazza, in un cortile, in qualunque ambiente.
L’agorà era all’aperto, senza banchi, né di legno né di formica, con o senza rotelle, eppure lì si sono date le basi della nostra cultura occidentale…
Certo c’erano i MAESTRI e se i MAESTRI non ci sono più, occorre aprire un nuovo capitolo…