Dell’ assegnazione dei compiti a casa anche i Ministri della Pubblica Istruzione prima, dell’ Istruzione dopo, se ne sono occupati. In verità non molti e direi anche sempre in modo titubante e timido, soprattutto quelli degli anni più recenti. Purtroppo, anche in questo campo, emerge in maniera drammatica come non ci siano spesso Linee Guida da seguire che, una volta dettate, vengano approfondite, modificate, sempre seguendo però una coerenza, una logica. Da noi i Ministri dell’ Istruzione si susseguono con una tale frenesia che ad una cosa fatta, non ne consegue mai una elaborazione. Spesso alcune cose dette, normative intelligenti rimangono lì, ferme, come su un binario morto….
Andiamo per ordine ed evidenziamo le Circolari e le Note Ministeriali che hanno affrontato il problema, le contestualizziamo nel tempo, riportando spesso le parole e le espressioni precise usate.
CIRCOLARE MINISTERIALE n. 62 del 20-2-1964 ( Governo Moro I, Ministro Istruzione LUIGI GUI) ” Compiti scolastici da svolgere a casa e in classe”
” Alla formazione culturale dell’ alunno debbono concorrere sia l’azione didattica, attuata nella più viva collaborazione tra docente e discenti, sia il RIPENSAMENTO INDIVIDUALE realizzato con lavoro personale dell’ alunno a casa…se il primo( azione educativa) difetta difficilmente l’altro momento potrà consentirne un integrale recupero”
” Costringere i giovani ad aggiungere alle 4 o 5 ore di scuola altrettante, o anche più, ore di studio individuale a casa, oltre agli eventuali riflessi dannosi sotto il PROFILO IGIENICO…” non risulta proprio indicato.
” Sarà cura dei Capi di Istituto richiamare l’ attenzione degli insegnanti su queste considerazioni che i docenti procedano preventivamente…ad opportune intese e stabiliscano adeguate misure volte ad evitare che gli impegni di studio a casa siano inegualmente distribuiti e concentrati pesantemente in alcuni giorni della settimana”
( Tutto questo si riferisce alla Scuola Secondaria Superiore, perchè nella scuola media dell’ OBBLIGO, per l’ impostazione sua stessa, ogni SOVRACCARICO di COMPITI a casa è naturalmente ESCLUSO)
CIRCOLARE MINISTERIALE n.431 del 30-10-1965 ( governo MORO II, ministro Istruzione LUIGI GUI) ” Interrogazioni parlamentari concernenti i compiti scolastici da svolgere a casa”
Si risponde a delle interrogazioni parlamentari riguardanti i compiti scolastici da svolgere a casa ribadendo che l’ attività di studio in ore extrascolastiche non si può eliminare, anche se in QUANTITA’ DIVERSA a seconda degli ordini di scuola.
Si evidenzia l’ importanza che i docenti si coordino per non sovraccaricare di lavoro i ragazzi in modo da NUOCERE alla SALUTE.
CIRCOLARE MINISTERIALE n. 177 del 14-5-1969 ( governo Rumor II, Ministro Istruzione MARIO FERRARI AGGRADI) ” Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa”
L’ oggetto di questa Circolare è interessante perché si parla di RIPOSO FESTIVO degli alunni e compiti scolastici da svolgere a casa e scuola. ” Nelle giornate festive, e in genere, anche nel pomeriggio del sabato – si dice- moltissime famiglie italiane, in cui entrambi i genitori svolgono un’ attività lavorativa, trovano l’unica occasione di un incontro dei propri membri ( genitori e figli soprattutto) più disteso nel tempo…il CONFRONTO tra giovani e adulti.
Si continua dicendo ” Questo Ministero ha deciso di disporre che agli alunni delle Scuole elementari e secondarie di ogni ordine e grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello FESTIVO… ( ad eccezione di quelle materie che cadono solo in detto giorno).
Venendo più vicino ai nostri giorni, anche se non esistono Circolari così dettagliate, il tema, talvolta è stato di nuovo affrontato. Ricordiamo le parole del MINISTRO dell’ ISTRUZIONE GIUSEPPE FIORONI ( mandato XV legislatura, governo Prodi II dal maggio 2006 al maggio2008) in una dichiarazione del 2008 , mai smentita successivamente dagli altri Ministri successivi, riferiva che ” i compiti dovrebbero essere svolti prevalentemente in classe, in modo che i ragazzi possano interessarsi, nel TEMPO LIBERO, anche ad altre attività.
La Ministra MARIA CHIARA CARROZZA ( mandato XVI legislatura, governo Letta da aprile 2013 a febbraio 2014) fece parlare di sé quando, dopo aver dichiarato che sarebbe stato importante dare meno compiti a casa e favorire semmai la lettura, ribadì questo consiglio anche per le vacanze natalizie. In una iniziativa contro l’ abuso di alcool, di fronte a circa duemila studenti si rivolse proprio a loro esortandoli a chiedere ai propri insegnanti di dare POCHE LEZIONI a casa per le vacanze di NATALE. E continuando nel suo messaggio ribadì di farsi dare piuttosto delle letture.
” LEGGERE un LIBROl significa avere consapevolezza nei confronti della cultura e può essere un gesto d’evasione importante per la crescita degli individui” sono le parole della Ministra.
Arriviamo infine al Ministro MARCO BUSSETTI ( mandato XVIII legislatura, governo Conte I dal giugno 2018 a settembre 2019) che in una Nota Ministeriale rivolta a tutto il personale del Pianeta Scuola , in occasione degli auguri natalizi, invitò i docenti a riflettere sul carico dei compiti assegnati durante le vacanze.
” Ritengo importante che i nostri ragazzi – sono parole del Ministro- abbiano il tempo per RITEMPRARSI e SVAGARSI, stare con i PROPRI CARI, curare le proprie passioni, divertirsi, leggere, ascoltare musica, andare a vedere una mostra, praticare uno sport”.
Davvero buoni consigli, ma che rimangono giustappunto consigli e non diventano precise PRESCRIZIONI.
Oggi, più che mai, è davvero indispensabile occuparsi del lavoro che i ragazzi fanno a casa. La DAD, talvolta, può diventare un lungo e continuo lavoro a casa che deve quindi essere ben impostato, chiaro a chi lo deve eseguire e fattibile. un lavoro che deve venire scrupolosamente rivisto e corretto dai docenti. Se non avrà questi requisiti, si andranno ad aumentare in maniera irreversibile le differenze legate più all’ AMBIENTE SOCIALE e CULTURALE, anziché alle CARATTERISTICHE dei singoli alunni.




